Attorno a voi
Passeggiare lungo Corso Bello, da secoli una delle vie principali di Mendrisio, è come fare un viaggio nel tempo. Entrando da nord, a destra si innalza la settecentesca Casa Soldati sul cui portale campeggia lo stemma della famiglia: il primo piano è affrescato e c’è pure una curiosa spada le cui incisioni, “Viva la Repubblica Cisalpina” e “Vivere libero o morire”, riconducono al suo antico proprietario, tra i pochi a combattere per annettere Mendrisio alla Repubblica Cisalpina creata da Napoleone in Italia. Sulla breve salita da Casa Soldati, in Via Marliani 6 è possibile ammirare un antico affresco sulla volta delle scale che conducono alla corte.


L’armonioso Palazzo Pollini
Palazzo Pollini in Via alla Torre 2 è uno dei più importanti palazzi tardo barocchi del Ticino. Costruito tra il 1715 e il 1720 per volere del conte Aurelio Niccolò Torriani, l’edificio deve il suo nome a Gaetano Pollini, emigrato mendrisiense arricchitosi in Sardegna. Ancora oggi il palazzo si presenta maestoso, signorilmente decorato da bellissimi balconcini in ferro battuto e da pitture a fresco. Oltre il portico si apre il cortile interno impreziosito da un grande trompe-l’œil. Dal giardino all’italiana si può ammirare la parte più bella del palazzo, in cui il rigore geometrico si armonizza con la decorazione dei due portali incorniciati di grigio.


La via delle antiche botteghe
Corso Bello, un tempo “Via del Carrobbiello”, non ha mai perduto la sua antica vocazione. In passato sulla via si affacciavano numerose botteghe e ancora oggi si trovano diversi negozi. Il fondo stradale, in origine costituito da acciottolato come quello di altre vie della vecchia Mendrisio e poi asfaltato a partire dagli anni Sessanta, ha riacquistato la sua bellezza grazie a una nuova pregiata pavimentazione realizzata in granito della Valle di Muggio. Insieme ad altre strade della zona pedonale, Corso Bello ospita una ricca serie di manifestazioni tradizionali, dalla Sagra dell’uva alle Processioni storiche.

Uno sguardo dall’alto
Volgendo lo sguardo da Corso Bello verso Via Lavizzari, il Borgo offre un’intrigante mescolanza di antico e moderno. Un tempo il paesaggio era molto diverso: dove oggi passano le auto, il fiume Moree scorreva tra i prati in cui – scrisse incantata la viaggiatrice danese Friederike Brun nel 1795 – “il verde sfuma nel verde e la luce spiove dal cielo fra gli alberi”. Oltre Via Lavizzari si sviluppava l’antico quartiere di Noseda, un pugno di case addossate le une alle altre per lo più abitate da gente povera. A testimonianza del passato resta solo un affascinante scalinata ripida e sconnessa, coperta da bassi soffitti in legno, che dal piazzale del Municipio scende verso Via Noseda.

Incontra Morsetta
Ciao,
sono Morsetta, la giovane esploratrice della Regione da scoprire.
Gioca con me per scoprire alcune curiosità di Mendrisio…
Sulla collina, alle spalle di Mendrisio, un tempo sorgeva il castello della famiglia Torriani che andò distrutto attorno al 1242.
La chiesetta è l’unico elemento sopravvissuto alla distruzione.
