Attorno a voi
In questa zona – un tempo aperta campagna oltre il limite meridionale delle antiche mura – c’era solamente un unico edificio: il Convento dei Cappuccini, edificato nel 1630 e demolito nel 1853 per far posto al vecchio Ospedale. Oggi si possono invece ammirare interessanti costruzioni come l’imponente Palazzo Turconi, che dal 1996 ospita l’Accademia di architettura, come la sede delle scuole elementari costruita nel 1979 su progetto di Paul Waltenspühl o come Palazzo Canavée, con l’ampia vetrata che si apre sul lussureggiante parco di Villa Argentina, un’oasi di pace e bellezza nel cuore del Borgo.

Il neoclassico Palazzo Turconi
L’edificio in stile neoclassico, progettato dall’architetto Luigi Fontana di Muggio, fu inaugurato nel 1860 come ospedale per i poveri, costruito per volontà del conte milanese Alfonso Turconi che, poco prima di morire, aveva disposto che le sue ricchezze fossero utilizzate per curare i bisognosi. In stile neoclassico, con un sontuoso ingresso colonnato che richiama un tempio greco, Palazzo Turconi si sviluppa attorno ad una corte rettangolare al cui centro si innalza una statua scolpita nel 1868 da Vincenzo Vela, raffigurante il conte mentre porge il testamento in favore dell’ospedale. Dal 1996 l’edificio ospita alcuni spazi dell’Accademia di architettura.


Villa Argentina e il suo parco
Villa Argentina è una piccola meraviglia che parla di terre lontane. Costruita tra il 1873 e il 1874 da Antonio Croci, era l’abitazione privata di Giovanni Bernasconi che, dopo essersi arricchito in Argentina, aveva deciso di tornare a casa. L’edificio fonde lo stile neoclassico, familiare alla tradizione italiana e ticinese, con elementi di ispirazione coloniale come l’ampio porticato che si sviluppa lungo tutto il perimetro. Straordinarie le soluzioni spaziali realizzate all’interno, con la doppia rampa ellittica dello scalone. Il grande parco della villa vanta alcuni alberi secolari, tra cui un cedro himalaiano.


Teatro dell’architettura
Il Teatro dell’architettura di Mendrisio, progettato dall’architetto Mario Botta e inaugurato nel 2018 all’interno del campus dell’Accademia di architettura, ospita mostre, conferenze, spettacoli e altre attività culturali legate all’architettura, alla città e al paesaggio. La particolare forma circolare dell’edificio richiama il teatro anatomico, una tipologia di aula utilizzata un tempo per le lezioni di anatomia, in cui gli studenti si disponevano su su gradinate attorno al tavolo operatorio. Questa forma simboleggia la centralità dell’uomo nel processo di conoscenza e sottolinea il legame tra arte e scienza, tra cultura e natura.


Incontra Morsetta
Ciao,
sono Morsetta, la giovane esploratrice della Regione da scoprire.
Gioca con me per scoprire alcune curiosità di Mendrisio…
Vedi la grande statua colorata?
È stata realizzata da Niki de Saint Phalle, un’artista conosciuta per le sue grandi forme colorate e gioiose.
Questa scultura rappresenta l’amore e la libertà.
